Stage di avvicinamento 2019 – Dove siamo stati?

 

Ciao! Eccovi un breve riepilogo dei posti che abbiamo visitato durante lo Stage.

Abbiamo trascorso la “due giorni” iniziale nella Tana di Magnano. A questo link trovate la Scheda Catastale, mappa dell’ingresso e rilievo. Vi invito a guardare bene la pagina, in particolare il rilievo. Riuscite ad identificare gli ambienti dove abbiamo fatto le manovre? Come vedete si tratta di una grotta a sviluppo pressoché orizzontale.

La prima grotta vera e propria è stata la Buca di Mocesi (detta anche la Sprofondata). Qui trovate la scheda catastale. L’abbiamo percorsa tutta a partire dall’ingresso alto (croce in alto) fino all’ingresso basso (croce più in basso), dove c’era il famoso “deviatore”.

Abbiamo fatto la successiva uscita presso l’Antro del Corchia, una delle tre grotte che (tutte collegate) compongono il celeberrimo Complesso Carsico del Monte Corchia. Nell’immagine che allego sotto troverete una “Pianta Schematica” di tutto il Complesso. La pianta non è aggiornatissima ma è sufficiente per farvi capire la vastità della grotta. Noi siamo entrati dall’Ingresso Basso (indicato dal numero 796), abbiamo sceso il pozzo “Empoli”, abbiamo percorso (stando sulle passerelle d’acciaio) la “Galleria Franosa” e parte della “Galleria degli Inglesi”. Ci siamo diretti verso il “Pozzo Suzanne” che abbiamo sceso. Qualcuno è andato al “Ramo del Giglio” e poi siamo risaliti tutti sulle passerelle e di nuovo verso l’Empoli e quindi siamo usciti attraversando le strettoie del Serpente.

Vi allego sotto un altro disegno che rappresenta la sezione della grotta. In questa potrete apprezzare i dislivelli. Tenete conto del fatto che il ramo che abbiamo percorso in risalita dalla base del Suzanne non è rappresentato. Al solito dovrete individuare l’ingresso basso (n. 796) e seguire le indicazioni G.Franosa-G degli Inglesi-P. Suzanne e poi in risalita dove vedete quel tratto nero verticale (come vi dicevo manca un pezzettino). Possiamo ipotizzare circa 150 metri di dislivello in discesa (buona parte sulle scale del turistico) ed altrettanti in risalita.

Qualche link. Qui potete trovare la scheda catastale dell’ingresso basso del Corchia, col suo posizionamento. Vi consiglio di “giocare” col menu in sovraimpressione sulla mappa e mettere le varia cartografie di sfondo disponibili. Se trovate che il meccanismo sia poco intuitivo ditemelo per favore… A questo link, invece, potete trovare l’Archivio Storico del Corchia, con un sacco di documenti, tra cui le mappe che vi ho copiato sopra.

Domenica scorsa siamo tornati presso il Complesso Carsico del Monte Corchia, ma siamo entrati dall’Abisso Farolfi. La terza grotta del complesso si chiama Abisso Fighiera, ma non ci siamo (ancora) stati.

Al solito, ecco il link alla mappa dell’ingresso. Per farvi capire invece il percorso che abbiamo fatto dentro la grotta vi allego un’altra immagine.

Si tratta della pianta (ovviamente non aggiornata) del Farolfi. Siamo entrati banalmente dall’ingresso (in alto nel disegno) e poi siamo andati verso est e poi sud, seguendo un percorso che almeno io non riesco ad individuare con precisione sulla mappa. Siamo arrivati pero’ dalle parti del numero 1120: non abbiamo seguito il “Ramo di Maria Giulia” ma siamo andati di nuovo verso est lungo il “Baffo sinistro” della forra di Atlantide. Al bivio (che è più o meno nel punto in cui abbiamo mangiato) siamo andati ancora verso Est fino a percorrere tutto il “Baffo destro”. Non vi metto la sezione perché non abbiamo superato grossi dislivelli.

Ho preso tutti i dati e i disegni dal sito della Federazione Speleologica Toscana in particolare dal Catasto Online.

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