Corso 2016!

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Apr 022016
 

Il Gruppo Speleologico Lucchese del CAI organizza un Corso di Introduzione alla Speleologia, il XXVIII nella storia del GSL. Serata di presentazione (aperta a tutti!) il 12 Aprile 2016 in via Don Minzoni, presso la sede del Gruppo. E’ rivolto ai neofiti, non è richiesta esperienza. La data di inizio è fissata per il 24/25 Aprile. Il costo del corso è di 140 EUR (100 EUR per gli iscritti al CAI) e comprende la quota assicurativa. A breve saranno pubblicati tutti i dettagli. Per informazioni scrivere a info@gslucchese.it

Nov 232012
 

Giovedì 29 novembre nell’ambito della mostra TERRE DIFFICILI di Elia Pegollo, il GSL presenterà due lavori; il film “Le Vene dei Monti” di Andrea Gobetti e Tommaso Biondi prodotto da FST, ed una proiezione inedita in tecnica 3D “Di Pietra e Di Acqua” a cura di Paolo Dori del GSL.

Due documenti di eccezionale importanza per comprendere la portata degli acquiferi carsici del comprensorio apuano e non solo, visti dalla prospettiva degli speleologi.

Giovedì 29 novembre dalle 20:30 a Massa, Palazzo Ducale, Piazza Aranci. Ingresso libero.

Nov 152012
 

Si apre a Massa, nel Salone degli Specchi a Palazzo Ducale in P.zza Aranci, “Terre Difficili” la mostra fotografica documentaria di Elia Pegollo, il prossimo 18 novembre, domenica, alle 18:00.
Non una semplice esposizione, piuttosto un’inchiesta e viaggio nelle “terre difficili” tra Sud America, Africa ed Apuane.
La mostra resterà aperta al pubblico fino all’8 dicembre, tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.30.
Link evento (pubblicato su FB) Terre Difficili

All’interno della manifestazione, la serata di giovedì 29 novembre alle 20:30, il Gruppo Speleologico Lucchese CAI presenterà il film “Le Vene dei Monti” di Andrea Gobetti e Tommaso Biondi, prodotto dalla Federazione Speleologica Toscana, uno sguardo rivolto alle Apuane attraverso le vie d’acqua che le percorrono al loro interno.
Link evento (pubblicato su FB) Le Vene dei Monti

Ingresso libero sempre.
Sarà disponibile il Calendario 2013 dietro libera offerta a favore dei bambini del villaggio di Muhanga.

Intervenite se potete, grazie.

Lug 062010
 

Finalmente un weekend di bel tempo dopo la buriana della settimana scorsa! Purtroppo però inizia male: Andrea deve rinunciare all’ultimo momento, la Celeste dà forfait sulla rampa micidiale insieme al suo pilota, Giovanni, visibilmente indisposto, insomma: in piedi dalle 6 eppure non si entra prima dell’una.. Satanachia è una grotta lontana, e fa di tutto per tenerci lontani!

Discesa record, in meno di tre ore siamo al meandro. Decidiamo di spulciarlo ben bene, in modo da trovare il livello giusto per trasportare il più agevolmente possibile il materiale oltre. Il pianificato campo interno lo rimandiamo alle prossime uscite, tanto qui non c’è l’ambiente favorevole.

In effetti il meandro si rivela un nodo geologico della grotta; è il primo ambiente sub-orizzontale dopo 500m di pozzi, è molto alto, alterna marmi a grezzoni e pure rare intrusioni di selcifero, ci riserva sempre grandi lame pericolosamente incastrate sopra le nostre teste ed infine intercetta ortogonalmente un’importante frattura: abbiamo un affluente, attivo.

C’è molta aria, anche grazie ad una cascatella, ma pure gli ambienti si espandono, annunciano possibili prosecuzioni fossili, ma, per il momento, seguiamo l’acqua verso il basso, in un ulteriore pozzo.

Michele si offre di armarlo e parte, assistito dal Giamma. Noi, nell’attesa ci guardiamo intorno e decidiamo di tentare una risalita in corrispondenza dell’affluente, ci pensano Riccardo e Ivy.

Dopo un po’ scendiamo il pozzo, ma svaniscono le speranze di proseguire per quella via, sembra un ringiovanimento angusto per noi ma non per l’acqua, registriamo una quota di -600 (altimetro) e risaliamo.

Al tentativo di risalita di Riccardo e Ivy si è aggiunto il Giamma in supporto e dopo un bel po’ scendono senza buone nuove, ancora ambienti angusti, ed infatti abbiamo perso l’aria già da un po’.

Rinunciamo a seguire l’acqua e ritroviamo l’aria, diverse possibilità: un traverso ed un paio di deviazioni più in alto tralasciate per prioritizzare l’acqua, ma le batterie dei trapani ci hanno abbandonato. Poco male, siamo dentro da 13 ore, portiamo più materiale possibile oltre il meandro, ci rifocilliamo ed iniziamo la risalita… Magico pantin!

Ci ritroveremo per esplorare a Satanachia il 10 e l’11 luglio, mentre il 3 scenderà una squadretta leggera per portare avanti il rilievo.

Un commento sui possibili effetti di Satanachia: controllate il discensore!

Lug 012010
 

Una vecchia buca a Orto di Donna, nota già dagli anni ’90, non puo’ riservare  sorprese! Non la pensano così, però, alcuni membri del Gruppo Speleologico di Forte dei Marmi e i loro amici del Gruppo Speleologico Lucchese. Durante l’estate/autunno del 2009 alcuni volenterosi del GSL decidono di dare un’occhiata alla cavità che, da quel che si sapeva, terminava su una frana dopo un pozzo di circa 15 metri.

L'ingresso di Satanàchia al disgelo

Una frana non può certo fermare l’esploratore detrminato: durante l’autunno del 2009 lo scavo ha inizio. La vecchia buca viene di fatto trasformata in un cantiere: sono realizzate le necessarie opere di contenimento, la frana viene rimossa  e i massi instabili messi in sicurezza. I primi sforzi sono premiati: si apre un cunicolo che lascia ben sperare.

L’approssimarsi dell’inverno, tuttavia, rende difficile la prosecuzione dei lavori. La pioggia prima e la neve poi rendono la val Serenaia di fatto impraticabile. Una frana, addirittura, si abbatte sull’unica strada di accesso alla valle e il Sindaco di Minucciano e’ costretto ad emanare un’ordinanza che vieta il transito verso l’Orto di Donna. Sono necessari dei lavori per rimettere la strada in condizioni di sicurezza e fino a Febbraio del nuovo anno l’accesso alla valle rimane vietato.

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