Lug 012010
 

Una vecchia buca a Orto di Donna, nota già dagli anni ’90, non puo’ riservare  sorprese! Non la pensano così, però, alcuni membri del Gruppo Speleologico di Forte dei Marmi e i loro amici del Gruppo Speleologico Lucchese. Durante l’estate/autunno del 2009 alcuni volenterosi del GSL decidono di dare un’occhiata alla cavità che, da quel che si sapeva, terminava su una frana dopo un pozzo di circa 15 metri.

L'ingresso di Satanàchia al disgelo

Una frana non può certo fermare l’esploratore detrminato: durante l’autunno del 2009 lo scavo ha inizio. La vecchia buca viene di fatto trasformata in un cantiere: sono realizzate le necessarie opere di contenimento, la frana viene rimossa  e i massi instabili messi in sicurezza. I primi sforzi sono premiati: si apre un cunicolo che lascia ben sperare.

L’approssimarsi dell’inverno, tuttavia, rende difficile la prosecuzione dei lavori. La pioggia prima e la neve poi rendono la val Serenaia di fatto impraticabile. Una frana, addirittura, si abbatte sull’unica strada di accesso alla valle e il Sindaco di Minucciano e’ costretto ad emanare un’ordinanza che vieta il transito verso l’Orto di Donna. Sono necessari dei lavori per rimettere la strada in condizioni di sicurezza e fino a Febbraio del nuovo anno l’accesso alla valle rimane vietato.

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Giu 042010
 

Di seguito il testo dell’annuncio ufficiale della scoperta dell’abisso, diffuso sui più importanti canali tematici nazionali.

Satanàchia! Nuovo abisso in Orto di Donna – Minucciano (LU)

I gruppi speleo delle Sezioni del CAI di Forte dei Marmi e di Lucca annunciano la scoperta di un nuovo abisso apuano, situato in Orto di Donna località Passo delle Pecore. La grotta, già nota dagli anni ’90 fino ad una frana a -17, superata lo scorso inverno, sta regalando successivi ambienti enormi a sviluppo quasi esclusivamente verticale.

Le esplorazioni, riprese al disgelo, sono attualmente giunte su un meandro attivo ad una quota stimata (altimetro) di -560m dall’ingresso dopo una serie di profondi pozzi intimamente collegati, tra cui è sostenibile considerare una verticale unica di oltre 400m.

4 GIU 2010

Apr 172010
 

Il 17 Aprile 2010, finalmente, si riesce a tornare alla grotta. La squadra è composta da membri del GSL e del GSFDM. Condizioni del tempo buone, strada di cava praticabile, anche se con fatica, neve ancora alta: si affonda fino al ginocchio e oltre. Troviamo l’ingresso sgombro da neve (l’aria che soffia lo mantiene pulito). Alcuni entrano per un weekend esplorativo, altri devono tornare indietro per presenziare un’importante festa speleo (con annesso Gran Pampel) che celebra un anniversario altrettanto importante.

Il ritorno a Satanachia dopo l'inverno.

Il ritorno a Satanachia

L’esplorazione si rivelerà fruttuosa: vengono superati i cunicoli iniziali ed un traverso, poi Zairo, con una manovra acrobatica, riesce ad armare il primo pozzo, che viene battezzato “Starlight”.

Ci si guarda intorno: un grande salone di frana e sassi dappertutto. Occorrerà un’imponente opera di bonifica prima di proseguire. Ma per ora il risultato è conseguito: la grotta continua ed alla grande!

Apr 052010
 

E’ ancora troppo presto, in Aprile, per arrivare alla grotta. La strada è stata riaperta da tempo, ma la neve è ancora troppo alta in quota.  Il giorno di Pasquetta faccio una ricognizione senza  impegno: non riesco ad arrivare nemmeno al rifugio. Le tracce lasciate da alcuni volenterosi escursionisti che mi hanno preceduto si interrompono bruscamente nella neve alta. Ma l’inverno e’ ormai alle spalle e presto si potrà tornare alla grotta…