Set 252011
 

Il Gruppo Speleologico Lucchese organizza una escursione speleologica (Speleogita) alla Tana che Urla il prossimo 25 Settembre, Domenica.


La Speleogita è un’occasione per avvicinarsi all’affascinante mondo della Speleologia, una disciplina complessa che racchiude in sé molti aspetti diversi: quello sportivo, quello scientifico, l’emozione della scoperta e dell’ignoto, il piacere di praticare un’attività di gruppo appassionante e divertente e, senza dubbio, un modo diverso di vivere la montagna.

Non sono richieste particolari abilita’ o capacita’ ma solo la voglia di fare un’esperienza nuova, di stare in gruppo e di divertirsi.

Le iscrizioni sono chiuse. Per informazioni usare uno dei seguenti recapiti:

Programma:

  • Ritrovo alle ore 8.00 al parcheggio dietro la piazza di Ponte a Moriano (di seguito la mappa)
  • Trasferimento con mezzi propri. Pranzo al sacco.
  • Rientro in serata (chi vuole può fermarsi a cena col GSL, basta segnalarlo al momento dell’iscrizione)

La quota di partecipazione è 10 Euro per i soci GSL/CAI e i bambini sotto i 12 anni, 15 Euro per tutti gli altri e comprende la copertura assicurativa. Maggiori dettagli nel Volantino.

Il GSL fornirà agli iscritti tutto il materiale “tecnico” necessario (caschetti, luce, eventuali attrezzature). Si consiglia un abbigliamento pesante e “da battaglia” (ci si infanga!), ai piedi scarponi da trekking o stivali, alle mani guanti da giardinaggio. Indispensabile un ricambio completo per il ritorno.

Scarica la locandina

Scarica il Volantino

Giu 242011
 

TUNZ TUNZ TUNZ… al suono degli amplificatori a alla luce delle tikke è stato inaugurato, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 Giugno, il “SataNight”, il locale più underground della Val Serenaia. Esso si trova 617 metri sotto l’ingresso di Satanachia, su un rialzo sabbioso di un ampio salone di frana. Il SataNight, una volta semplice Campo Base, è oggi dotato di ogni comfort e vanta allestimenti di lusso: tetto impermeabile, pareti in puro cellophane, riscaldamento autonomo, angolo cottura, zona notte e servizi.

Chef Tori in azione

L’inaugurazione è avvenuta a margine di una punta esplorativa iniziata il giorno prima. Andrea, Giamma, Zairo e Marco sono entrati alle 21:00 circa di venerdi 24 sera, con l’obiettivo di andare a vedere alcune zone inesplorate a quota -700 circa. Notte al Campo Base, veloce colazione e partenza per il fronte esplorativo. Da guardare: un pozzo e un meandro. Il pozzo, che si apre di fronte alla via nota poco sotto il campo base, ha richiesto un’accurata pulizia; la discesa ha portato gli esploratori in un frattura nel marmo che però si richiude su una zona già nota. Il pozzo è stato quindi disarmato. Anche il meandro, dopo essere stato attrezzato, ha ricondotto in zone già conosciute ed è stato quindi disarmato. Visto che c’era tempo a disposizione è stato armato un traverso per guardare da vicino una finestra che è risultata essere chiusa.

Gli esploratori sono quindi tornati al Campo Base. Verso le ore 22:00 un rumore di ferraglia preannunciava l’arrivo della seconda squadra: in breve sono arrivati al Campo Base Antonio DB, Giovanni, Elisa e Federica.

A questo punto quello che era il Campo Base si è trasformato in un vero e proprio locale notturno. Gli ospiti hanno potuto rinfrancarsi e mangiare le celeberrime Minestrine dello Chef Tori, mentre il famoso speaker Antonio DB (trasformatosi per l’occasione in Antonio DJ), supportato dall’impianto luci di Zairo, presentava il locale e la serata ai fortunati avventori. Fortunati, sì, perché il “SataNight” dispone di soli 8 posti; purtroppo non è stato possibile accogliere altre persone, che sono rimaste fuori dall’ingresso (617 metri più in alto) a fare la fila. A breve ci saranno altri tour guidati; necessaria la prenotazione presso il GSL, per ovvi motivi!

Dopo una serata esaltante, gli ospiti si sono spostati nella zona notte per una bella dormita, resa estremamente piacevole dal sistema di riscaldamento a tepore umano di nuova generazione. Il rumore dello stillicidio ha fatto, come al solito, da colonna sonora.

Zona notte

Zona notte

Al mattino(!), dopo che è stata servita la colazione a letto, gli avventori si sono avviati verso l’uscita. La risalita è stata lenta ma bella, al solito Satanachia pretende che i suoi ospiti le dedichino tempo ed attenzioni, specialmente quando si risale. Con l’occasione è stato modificato un armo in cima al meandro a -560. Ora il collegamento tra il meandro stesso e il pozzo soprastante, battezzato da Federica “un-due-tre”, è molto più agevole.

Il tutto si è concluso intorno alle ore 22:30 di domenica sera, tutti stanchi ma contenti: Satanàchia non delude mai!

Weekend a Satanachia

 Posted by at 16:23  News, Satanàchia
Mag 292011
 

Ultimo w-e di maggio. Per me l’ultimo di libertà prima di un’estate immolata al lavoro. Volevo fare qualcosa di bello, qualcosa a cui poter pensare per evadere nelle giornate afose della Versilia invasa dai turisti. Avevo qualche idea e vagliato qualche proposta, ma niente mi convinceva veramente. Poi è arrivato il suggerimento: “Potreste ritornare in Satanachia a vedere lo stato degli armi e delle corde e dare una sistematina al Campo Base..”. Sì, avrei passato l’ultimo w-e libero in Satanachia!

Marco, Giamma, Antonio D.B. ed io siamo partiti il sabato mattina alla volta di Orto di Donna. Qualche sosta per rinforzare la scorta dei viveri e per acquistare il materiale mancante e siamo arrivati su dopo mezzogiorno. Purtroppo una brutta sorpresa: enormi macchine escavatrici all’opera e camion già carichi di sassi: le cave sono state riaperte. Osservavamo impotenti i lavori e non potevamo fare a meno di indignarci per quanta montagna muore così, troppa!

Il solito rito di preparazione dei sacchi e degli attrezzi e su a piedi per l’ultimo pezzo di strada fino al nuovo rifugio Orto Di Donna Alto, poi il tratto di bosco e finalmente la bocca di Satanachia. Era la seconda volta che la vedevo! Mentre eravamo lì davanti a prepararci per entrare pensavo a cosa significa Satanachia, quante volte ne avevo sentito parlare al gruppo, all’incredibile traguardo del -1000, alla tenacia di chi l’ha realizzato, alla fatica che mi avrebbe atteso, al fatto che sarei rimasta dentro fino alla sera del giorno seguente e avrei rivisto la luce del sole il lunedì..mai fatto niente del genere io; ci pensavo ancora mentre scendevo il primo pozzo ancora illuminato dal sole.

Il buio e l'acqua al Campo Base

Abbiamo iniziato la discesa alle 15:30, obiettivo Campo base! Scendevamo lentamente coi sacchi pesanti, aspettandoci (o meglio, mi aspettavano!) e controllando gli armi e le corde lasciati lì dallo scorso autunno. La lunga sequenza di pozzi, sempre più ampi è impressionante, mi risulta ancora difficile pensare a quanto vuoto c’è sottoterra! Il massimo è senza dubbio il fantastico e interminabile p100, la luce non arrivava a illuminare né le pareti né il fondo. Ho fatto fatica persino a scenderlo perché la corda era così pesante da dover essere spinta nel discensore (figuriamoci a risalire! Mi domandavo se stessi scontando qualche pena!). Mentre scendevo il p100 continuavo a guardare la sporgenza di roccia sopra di me che illuminata dal basso sembrava una enorme lingua di fuoco, incredibile come possa rimanere in bilico così..la meraviglia ripaga la fatica! Ancora altri pozzi e finalmente il meandro. Abbiamo fatto un bel po’di fatica coi sacchi, per fortuna la speleologia è un’attività di gruppo, e ce la siamo cavata col “passamano” e qualche parolaccia. Un altro piccolo meandro ma facile e bello da vedere, con l’acqua stavolta, poi altri pozzi e finalmente il Campo Base a -632m.. “Lo vedo!” Che soddisfazione per me!

Tempo di liberarci degli imbrachi e ci siamo messi subito all’opera: abbiamo aggiunto un telo di nylon ai lati per isolarlo meglio dall’umidità e dal freddo e abbiamo fatto un’indispensabile pulizia. Abbiamo acceso le carburo e l’ambiente ha iniziato a riscaldarsi. Una bella cenetta a base di minestrine e persino il dessert..proprio sicuri di essere in grotta?! Poi stanchi morti ci siamo infilati nei sacchi a pelo. Rimanevano solo il buio e il rumore dello stillicidio che pareva amplificato in quel silenzio. Bellissimo dormire al Campo Base!

Le 11:30 di domenica mattina!!..è mai possibile rimanere addormentati in grotta?! Ebbene sì! Sarà stato merito del Campo Base tanto accogliente!

Dopo aver fatto una colazione a 5 stelle all’hotel Satanachia ci siamo preparati per la risalita: ore di corde, fatica e solitudine. Mentre si risale si vede la grotta scorrere più lentamente e si ha l’opportunità di osservarla meglio. Notavo le strane forme della roccia, i colori cambiare, i pozzi visti dal basso diventare ancora più grandi. Si sta a lungo soli con la grotta e si sentono il vuoto e il buio intorno, una strana sensazione ma è qualcosa di molto emozionante.

La risalita è stata lunga, sembrava che la grotta si allungasse. Tante ore senza toccare (o quasi) i piedi a terra, per me una bella prova di resistenza. Siamo usciti in tarda serata, alla spicciolata ed esausti. Di nuovo fuori…

Abbiamo percorso il sentiero del ritorno sotto un cielo stellato che lasciava senza fiato, troppo bello per non fermarsi nemmeno un momento ad ammirarlo, e io ripensavo alle ultime 30 ore: la fatica, il freddo, aver dormito al Campo Base, lo stillicidio, la profondità, il vuoto, le corde, il p100, il meandro, l’acqua, le emozioni, il fascino di Satanachia..ne è valsa la pena!

Adesso può iniziare l’estate!

Mag 232011
 

Nuova avventura dei nostri in Val Serenaia.

Satanachino si rivela, cosa avra' in mente?

Dopo l’esaltante 2010 e la scoperta dell’Abisso Satanàchia, un nuovo orizzonte si apre per gli esploratori. Alcuni membri della Squadra Sterminatori di Strettoie, capitanati dal Generale dei Generali, dall’Ufficiale Medico e dal Comandante Zairo sono tornati in Orto di Donna per verificare quanto lo stesso Satanàchia aveva confidato al Generale: l’esistenza di un figlio di nome “Satanachino”, una buca promettente ma forse un po’ trascurata.

Generale all'opera

 

 

La buca è molto vicina (circa 100 m) all’ingresso di Satanachia, e dal 14 Maggio 2011 sono iniziate le complicate procedure per accertare l’effettiva parentela con il blasonato Abisso.

Per adesso Satanachino ha rivelato un pozzo di 7 metri; ora bisogna mettere in sicurezza una frana che si trova sopra un altro pozzo, di circa 8 m, chiamato Goki in onore del cane dell’Ufficiale Medico.

L'ufficiale medico visita la buca

Alla fatidica domanda “Cosa vuoi fare da grande?” Satanachino pare abbia risposto: “l’Abisso!”. Cosa avrà voluto dire? A quali misteriosi progetti sta lavorando?

Le indagini sono in corso e la Squadra Sterminatori di Strettoie è ben decisa a portarle avanti ed a concluderle il più presto possibile. Non si esclude neanche un colpo di scena finale: potrebbe entrare in gioco anche un altro membro della famiglia… ben più importante e… altolocato! Vedremo!

I Tre Grandi discutono sul da farsi

 

 

Intanto guardiamo qualche foto della nuova uscita di Zairo & Co. alle prese con le operazioni in esterna. Il reporter d’eccezione è stato Daniele, che come al solito ha documentato tutto con degli scatti bellissimi.

Ettore, il cane di Barbara.

 

 

La missione, questa volta, ha visto anche la partecipazione di alcune nuove leve che si spera diventino presto membri effettivi della squadra sterminatori di strettoie. Ovviamente dovranno prima superare un difficile esame! I partecipanti all’uscita: Massimo (Generale dei Generali), Remo (Ufficiale Medico), Zairo (Comandante), Daniele (Ufficiale Fotografo), Barbara, Matteo e Luca (Aspiranti Sterminatori).

 

 

 

 

Giovanni a Radio DeeJay

 Posted by at 21:00  News
Apr 142011
 

Cos’è la Speleologia? Cosa si insegna durante un corso speleo? C’è il parquet in una palestra di roccia? E che differenza c’è tra stalattiti e stalagmiti?

A queste ed altre fondamentali domande Giovanni ha risposto durante una fantastica “intervista” concessa a FM, un programma trasmesso da Radio Deejay.

Gustiamoci l’intervista e qualche immagine presa qua e là…


[youtube]MZHUUcd-M_I[/youtube]

Grazie a Paolo e Daniele per le foto di grotta.