Oltre ad aver allargato e reso più comodi alcuni passaggi nella prima parte della grotta, abbiamo sceso due nuovi pozzi: il primo (quello rimasto in sospeso dall’ultima volta) è di circa 40m in fondo al quale siamo arrivati in una sala con due vie. Avuta la certezza che queste due confluissero sullo stesso pozzo ci siamo concentrati su quella più “comoda”. Per scendere questo secondo pozzo ci sono volute due giornate di lavoro per la pulizia dei diversi terrazzi e terrazzini e per i frazionamenti che Stefano ha dovuto pazientemente fare. Anche questo, come il precedente, si allarga e termina in una bella sala per un totale di una 50ina di metri.
Da qui si scende un saltino e si arriva in un meandro che ha richiesto un po’ di olio di gomito (e non solo), ma da cui si arriva sull’ennesimo pozzo stimato di 30 metri. Stefano e Simone che sono andati più avanti indovinate un po’ dove si sono ritrovati…?!? In nuovo meandro che si affaccia sull’ennesimo pozzo. Insomma, la carriola sembra intenzionata ad andare avanti e inoltre con sempre meno lavoro di disostruzione.
La parte goliardica del campo è stata piuttosto variegata, oltre alla compagnia dei Lunensi e dell’insostituibile Mario Nottoli, una sera abbiamo ricevuto la visita di una sezione dei Livornesi capeggiati dal Della Valle. Mentre per le altre sere siamo tornati dai nostri fidati Carla e Martino del rifugio Nello Conti o alla casa di Agliano in compagnia di vari Emiliani.
P.S. facendo due calcoli a braccio siamo oltre i -300 (non manca moltoall’ingresso del Guaglio o a quello della Buca dei Francesi…).
Ciao a tutti
Federico DV
Che mangiatine di gusto che ci siamo fatti però eh!!!? 😉
Grazie Fede….